Perchè gli Alberi? Non c'è bisogno di essere degli sfegatati ecologisti o degli esperti botanici per capire l'importanza degli alberi e delle piante in generale. Aldilà dei parchi, delle aree extraurbane e di tanti spazi agricoli, il verde che una volta circondava le nostre case è sempre meno presente. La pressione antropica, l'urbanizzazione (a base di cemento) come volano di economia fa si che il territorio urbano abbia un valore sempre più alto e che lo spazio per gli alberi si riduca sempre di più.
AlberidiRoma.it vuole contrastare la tendenza a perdere la matrice di verde in cui dovremmo essere immersi e in cui vivevamo fino a pochi anni addietro. Nella galleria degli "Alberi del Cuore" potete segnalare qualunque pianta cittadina vi sia particolarmente cara o che riteniate essenziale per l'armonia di quel determinato spazio urbano. Nella galleria degli "Alberi Scomparsi", organizzata per rioni, quartieri, suburbi o zone, troverete tutti quegli alberi che c'erano fino a poco tempo fa e che ora per vari motivi sono morti o sono stati abbattuti.
Attraverso il data base fotografico di AlberidiRoma.it si vuole dare una misura, anche se non esaustiva, della quantità di alberi che lentamente scompaiono dalle nostre strade. L'obbiettivo è di prendere coscienza della necessità di avere un verde urbano a contatto con il nostro vivere quotidiano. E non solamente relegato in parchi che, anche se bellissimi, sono fruibili solo nei pochi momenti di tempo libero di cui si dispone.
Consumare il territorio
Molti sono gli scritti sull'argomento e altrettanti gli esperti che ci si dedicano; ma cosa vuole veramente significare "consumare o degradare il proprio territorio"? In genere si ragiona sul consumo di territorio su media e grande scala, ad esempio la perdita dell'agro romano o più in generale la perdita delle campagne a favore di spazi urbani o industriali oppure ancor più ampiamente sulla desertificazione. Ma c'è una perdita lenta e inesorabile altrettanto dannosa che ha luogo tutti i giorni: ogni qualvolta un albero o una pianta muore o viene rimossa dalle strade e dagli spazi delle nostre città. Tale perdita si osserva e si può quantificare in una scala minore: quella che comunemente si intende quando si parla di città, strutture, ambienti o altro a "misura d'uomo"!
Ad esempio, nella foto che vedete di seguito si notano due elementi essenziali a spiegare il concetto di consumo del territorio: la degradazione di una superficie di verde con relativo elemento arboreo e la definitiva rimozione di una porzione di territorio a favore di un manto di asfalto. Similarmente alla destrutturazione di tanti aspetti della nostra vita naturale, anche in questo caso ci si è allontanati ulteriormente dall'ambiente che ci circondava per costruirne uno artificiale che richiede ingenti quantità di energia e di lavoro umano.
Destrutturazione
Il concetto di destrutturazione è applicato ad esempio negli alimenti, dove le forme originali sono oggigiorno sempre più lontane dalle forme di utilizzo comune. Basti pensare alla carne, ai prodotti parcellizzati e impacchettati (e.g. bastoncini di pesce) e tanti altri prodotti che oltretutto richiedono molta energia e sofisticazione. In maniera analoga subiamo un lento distaccamento dagli ambienti naturali autorelegandoci sempre più in contesti di cemento e altri materiali inerti, a volte anche dannosi. Di qui, l'idea di tracciare solo gli elementi arborei del tessuto urbano ignorando (almeno per il momento) quelli dei parchi cittadini. AlberidiRoma.it vuole richiamare l'attenzione sulla necessità di maggiore naturalità al fine di ridurre la distanza tra l'uomo e l'ambiente naturale con tutte le implicazioni sociali e culturali che da ciò possono derivare.
Si noti come il territorio si consuma lentamente ma inesorabilmente, dove c'era un albero ora un supporto pubblicitario ed una toppa di asfalto! (Roma Via Cernaia, Novembre 2010).
Altro esempio, in primo piano una toppa di asfalto al posto dell'originale aiuola con albero. Sullo sfondo un altro moncone di tronco di albero, forse anche lui sarà rimpiazzato dall'asfalto. (Roma, Via Baldassarre Peruzzi, Novembre 2010).
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